Loch Nessä |
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| E sciolgo i miei dubbi dalla notte che suscita tormenti; Diana Meade
Quando ottenne il saluto in cambio del suo, Diana si rassicurò e sorrise dolcemente all'amica, che le aveva urlato di aspettarla. Evidentemente stava correndo in fretta e furia giù per le scale, e di lì a poco avrebbero passeggiato insieme, discutendo sul da farsi. Sì, sarebbe stata una buona idea. La bionda abbassò un poco il mento, affondandolo nel morbido colletto del maglione, stringendosi ancora di più con le braccia; sembrava strano, ma quel banalissimo movimento produsse una cascata di riflessi ramati sulla lunga chioma bionda, raccolta in un'alta coda di cavallo. Quando Cassie uscì dall'uscio della casa, Diana rialzò il capo volgendo lo sguardo sulle sue labbra, tirate in un sincero sorriso. Rispose a sua volta con lo stesso sistema, per poi incamminarsi lungo la via del ritorno: l'ultima abitazione di Crowhaven Road, dopo quella di Cassie, era stata la casa di Black John, un tempo. Diana non avrebbe desiderato per nulla al mondo rivedere quelle fondamenta ricolme di cenere, e qualcosa le diceva che l'amica la pensava allo stesso modo. Era indecisa se domandarle se stesse riuscendo ad abituarsi alla normalità, curiosa di sapere se anche lei era il tipo da non riuscire a restare con le mani in mano. Conosceva Cassie ormai da tempo, ma non aveva ancora vissuto con lei un periodo di pace, perciò non sapeva cosa rispondersi. A passi lenti e aggraziati, la tenue figura della bionda si contrapponeva con la vivacità del sole e con l'oscurità dei presentimenti nascosti in un recondito angolino della sua mente. Fu troppo pensierosa da non accorgersi di essere seguita da un ragazzo, che sembrava incuriosito dal duo di streghe. Quando Cassie le afferrò il braccio, Diana si fermò di soprassalto, ancora mantenendo un'aria strana, diversa dal solito. Responsabilità, preoccupazioni, dubbi; tutto sembrava accavallarsi nella sua lucida mente. Tornò alla realtà constatando che l'amica era agitata da qualcosa, o qualcuno. Si guardò attorno, restando attaccata alla ragazza dallo sguardo del colore del mare, senza divincolarsi. Tutto le fu più chiaro, quando intravide la figura di un ragazzo piuttosto alto e dallo sguardo indescrivibile. Le stava seguendo? Non c'era alcun dubbio. Edited by Loch Nessä - 19/4/2011, 19:42
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