Ritorno inatteso.

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Loch Nessä
view post Posted on 16/3/2011, 16:46




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E' più facile correre, sostituendo
questo dolore con qualcosa di intorpidito;

Draco Benninghton


Era tutto come se lo ricordava: i lunghi corridoi con gli armadietti addossati alla parete, i volantini delle feste organizzate in ogni minimo particolare o annunci in cui si ricercano collaboratori per darne vita a qualcuna. Anche quando Draco andava ancora a scuola, gli studenti e -stranamente- gli insegnanti amavano svagarsi in feste assurde, dalle ricorrenti alle speciali. Era un orario abbastanza strano per far visita alla vecchia scuola di New Salem, era quasi il tramonto e nessuno studente vagava ancora nella scuola, nessun ritardatario nelle aule, nessuno studioso in biblioteca.
Quel profumo gli mancava, non credeva che fosse così affezionato all'edificio dove tutta la sua vita si è capovolta; d'un tratto si era disgregato tutto ciò che aveva di saldo sotto i suoi piedi, e sotto la tavola da skate, ed era precipitato in un mondo governato dal racore e dall'odio. Sapeva benissimo che in quella scuola c'erano le streghe, ancor prima che glielo confermasse Portia, la leader dei caccia-streghe. Il nome del gruppo era inappropriato quanto adatto: Drake era da tempo che si comportava come un vero e proprio cacciatore, che attende in agguato la preda, come un ghepardo dal manto pomellato. L'unico svantaggio che aveva era la mancata forza di balzare ed afferrarne una. Non era chiaro quello che sarebbe riuscito a fare.
Nel frattempo, passeggiava con le mani nelle tasche, con aria di sufficienza e col cuore di un bambino cresciuto troppo in fretta nel petto.



Edited by Loch Nessä - 27/3/2011, 18:30
 
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Enbryn
view post Posted on 27/3/2011, 16:46




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Mi odino pure, purché mi temano;
Thiago Blanco


Detestava quel posto. Non era mai entrato in una scuola, se non una volta, nello zainetto del suo padroncino, un sacco di anni prima, ma lì i bambini erano amichevoli, c'erano altri giocattoli, non era solo. Qui si. Si guardò intorno, forse cercando un proprio simile, forse cercando una via di fuga. L'impulso principale era quello di scappare, ma il suo carattere di natura affettuoso e bisognoso di un branco lo invitava a rimanere dov'era, ad attaccare discorso con qualcuno. Lo zaino a tracolla gli dava fastidio, non era abituato a sopportare pesi. In più i libri, voluminosi quanto inutili, gravavano sulla sua spalla. Spostò il peso della borsa da una spalla all'altra un paio di volte, finché, innervosito, la lasciò cadere a terra.
Cercò di concentrarsi sulle persone che gli passavano davanti, mentre appoggiato al muro, litigava con quella stupida borsa. Mise in ascolto i sensi sviluppati, ereditati dal suo passato, ma non percepì pericoli. Sapeva di dover stare attento alle streghe che pullulavano in quella scuola, anche Marion lo aveva messo in guardia. La prima volta che le aveva viste, in mensa, era rimasto sconvolto dal loro numero, e aveva saltato parecchie settimane di scuola, temendo che in qualche modo potessero fargli del male. Marion sembrava molto più sicura di sè, decisa a farla pagare a quelle streghe. Arrabbiato per la sua debolezza, perlustrò il corridoio, senza saper nemmeno lui cosa fare. Un ragazzo biondo, alto, apparentemente indifferente a ciò che gli accadeva intorno, gli passò davanti con le mani in tasca. Per qualche strano motivo sentì come un'affinità, percepì lo strano stato d'animo del ragazzo, e fu quasi tentato di corrergli dietro. Non sono più un cane, si disse, quasi a reprimere i suoi impulsi. Incrociò le braccia sul petto e piantò lo sguardo davanti a sé.



Edited by Enbryn - 27/3/2011, 18:58
 
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Loch Nessä
view post Posted on 27/3/2011, 17:54




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E' più facile correre, sostituendo
questo dolore con qualcosa di intorpidito;

Draco Benninghton


Il passo felpato, seppur rilassato, era l'unico rumore che giungeva alle orecchie del biondo, oltre a qualche raro cinguettio primaverile. Il tempo era trascorso troppo velocemente: la primavera incalzava contro la volontà del suo animo, così turbato e ricoperto di soffice neve. Draco provò a riinterrogarsi su ciò che sarebbe diventato, su quale strada avrebbe seguito, abbassando le palpebre e proseguendo il cammino come se fosse al buio. L'animo gioviale del ragazzino che era un tempo sembrò prevalere per un istante sulle responsabilità di cui si era preso carico. Le streghe, le streghe... l'unica ragione di vita di un bravo caccia-streghe, l'unico pensiero e premura. Strinse i pugni, riaprendo gli occhi e osservando il pavimento sotto la sua debole figura.
Mi odio. pensò.
Non potè rammaricarsi ulteriormente, poichè la visione di un ragazzo appoggiato al muro attirò la sua attenzione. Aveva qualcosa di strano, ma non se ne preoccupò più di tanto. Il biondo decise di mantenere il suo velo di indifferenza, tanto per non avanzare giudizi affrettati. Osservò con la coda dell'occhio la sicurezza che traspariva da quell'ombra addossata alla parete. Si fermò e corrugò la fronte. Non è un po' tardi per essere ancora a scuola? disse freddo. Dalle finestre, le prime luci del tramonto stavano già impreziosendo il corridoio con strane ombre, simili ad arabeschi incandescenti.

 
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Enbryn
view post Posted on 27/3/2011, 17:57




SPOILER (click to view)
Io ho scritto che le lezioni iniziavano e tu che finivano XDXD ora correggo il mio XD
 
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Loch Nessä
view post Posted on 27/3/2011, 17:59




SPOILER (click to view)
Sì, io ho corretto il fatto che Thiago viene dalla direzione opposta xD è appoggiato al muro, giusto? O.o
 
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Enbryn
view post Posted on 27/3/2011, 18:08




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Mi odino pure, purché mi temano;
Thiago Blanco


Si riscosse improvvisamente, quasi intimorito dal fatto che qualcuno si rivolgesse a lui. Tuttavia rimase immobile, senza cambiare posizione e direzione dello sguardo. La figura che coglieva con la coda dell'occhio rimaneva al suo posto, cosa che gli fece supporre che si stesse rivolgendo a lui. Voltò la testa, incontrando lo sguardo quasi insistente del ragazzo biondo che gli era appena passato davanti. Pensò a una scusa plausibile da usare come risposta: che ci faceva un ragazzo dell'ultimo anno fermo in corridoio all'imbrunire?
Sospirò e appoggiò la testa contro il muro. Non lo so. Penso che andrò a casa. Raccolse da terra la borsa che si era afflosciata su se stessa e si avviò superando il ragazzo.



 
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Loch Nessä
view post Posted on 28/3/2011, 18:09




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E' più facile correre, sostituendo
questo dolore con qualcosa di intorpidito;

Draco Benninghton


Continuò a guardarlo imperterrito, senza deviare lo sguardo altrove. Sembrava continuare a farsi gli affari suoi, senza valutare la domanda appena postagli. Dopo un po', però, data l'assenza di altre persone nel corridoio e probabilmente in tutta la scuola, quello dovette intendere che stesse parlando con lui, perchè lo guardò e rispose. Sembrava impacciato su cosa dire, ma Draco non fece nulla per tranquillizzarlo, nemmeno un sorriso.
Aspetta... disse tutto d'un tratto, dopo che il ragazzo si allontanò dalla postazione in cui era. Per qualche strana ragione sentiva di appartenere a quel posto; dopotutto era lì a scuola che aveva incontrato il gruppo di streghe, ed era proprio lì che aveva deciso di abbandonare la sua vita precedente, dedicandosi ai doveri proposti da Portia. Era da tempo, però, che non faceva visita a quell'edificio e nemmeno ai professori che vi insegnavano, così la curiosità aveva preso il sopravvento e l'unico scoglio a cui agganciare l'ancora era quel ragazzo bizzarro. Doveva per forza essere uno studente, poichè aveva una borsa ricolma di libri.
Tu studi quì? chiese interrogativo, pur mantenendo la fronte alta e lo sguardo severo sul volto.

 
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Enbryn
view post Posted on 29/3/2011, 15:23




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Mi odino pure, purché mi temano;
Thiago Blanco


Thiago si fermò dopo qualche passo, bloccato dalla domanda del ragazzo. Avrebbe potuto scappare, anche a gran velocità, ma se lo avesse incontrato un'altra volta sarebbe stata dura spiegargli il motivo del suo comportamento. Girò gli occhi all'insù con stizza, stringendo i denti per la rabbia. Lo studente dietro di lui sembrava un tipino piuttosto irascibile e attaccabrighe, meglio non destare sospetti. Si voltò lentamente, per sottolineare la sua riluttanza e la domanda inopportuna, e guardò il ragazzo negli occhi. Sì. E devo tornare a casa. I miei mi aspettano, aggiunse, per rendere più credibile la sua scusa. Non voleva creare legami di amicizia, anche se la sua natura quasi glielo imponeva. A volte sentiva quasi il bisogno di avere degli amici, la presenza di Marion non bastava a colmare il vuoto che provava da tempo. Rimase un attimo fermò sul posto, poi si voltò e riprese a camminare.

 
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Loch Nessä
view post Posted on 30/3/2011, 14:41




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E' più facile correre, sostituendo
questo dolore con qualcosa di intorpidito;

Draco Benninghton


La risposta fu affermativa, e Draco sentì quasi qualcosa dentro sé vibrare. Qualche anno prima era esattamente uno studente come lo era lui; gli mancava quella vita. Solo dopo che il ragazzo iniziò ad avviarsi verso l'uscita della scuola, al biondo venne in mente il dubbio che potesse essere una strega. Non avrebbe potuto partecipare a qualche corso di recupero pomeridiano, vista l'assenza di personale. Magari doveva solo scontare qualche punizione. Non indagò oltre, rimase solo nel bel mezzo del corridoio ad osservarlo andar via.

 
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Enbryn
view post Posted on 30/3/2011, 15:20




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Mi odino pure, purché mi temano;
Thiago Blanco


Senza accorgersene, mano a mano che la porta gli si avvicinava allungava il passo, quasi cercando di uscire il più possibile da quel posto. Uscì nel parcheggio e guardò il cielo ormai violetto, colpa del sole che lasciava posto al crepuscolo, preludio della notte. Cercò in tasca le chiavi della macchina, dirigendosi verso l'automobile. Ancora non aveva capito come Marion era riuscita a procurarsela, ma preferiva non indagare sul fatto. Sapeva che la ragazza non era il tipo da farsi troppi scrupoli e se Thiago avesse saputo tutto riguardo alle sue malefatte, sicuramente non avrebbe avuto molto di cui gioire.
Aprì la portiera e si infilò nella vettura, quasi con fretta. Aveva l'impressione di essere seguito, spiato continuamente, ma forse era solo la sua immaginazione. Oppure no? Cercò di mettere ordine ai pensieri che frullavano nella sua testa: e se il ragazzo indagava per conto delle streghe? E se era addirittura uno di loro? No, come potevano sospettare di lui? Era stato molto attento a non fare passi falsi. Ma Marion? Non era davvero la persona più indiscreta che conoscesse. Quella ragazza è un grattacapo, si disse, gettando la borsa sul sedile del passeggero.
E se invece il ragazzo era un semplice studente un po' spaccone e curioso?
Nello specchietto, Thiago lanciò un'ultima occhiata in direzione del portone della scuola, da cui non era ancora uscito nessuno. I suoi sensi non erano in allarme, così si tranquillizzò. Mise il moto la macchina e si diresse verso casa.

 
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