Pausa In Biblioteca

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Enbryn
view post Posted on 29/4/2011, 18:19




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L'inferno è la sofferenza
di non poter più amare;

Cassie Blake


La biblioteca era pressoché vuota. Qua e là gruppetti di ragazzi riuniti in silenzio svolgevano compiti e ricerche, mentre la bibliotecaria guardava gli scaffali con aria assente da dietro gli occhialetti rotondi. Cassie scivolò oltre la porta d'ingresso e si diresse verso la sezione che le interessava, biologia. Con una smorfia annoiata prese i libri che le servivano, leggendo distrattamente i titoli sul dorso, poi, tenendoli sottobraccio, si diresse al tavolo sotto la finestra. La luce del sole colpiva la superficie, disegnando una fascia illuminata che aveva reso più caldo il legno. Cassie si sedette e accantonò i libri, posando le mani gelate dove il tavolo era più caldo. Come le accadeva dal primo giorno in cui li aveva visti, tutte le volte che incontrava la ragazza dai capelli biondo-arancio, sempre accompagnata dal ragazzo misterioso e tenebroso, un brivido le percorreva la schiena, e sentiva che le mani le si ghiacciavano. Si sfregò le mani intirizzite e con un sospiro aprì il primo libro, decisa a terminare in fretta il compito per la settimana dopo. Alzò lo sguardo, perdendosi a contemplare il paesaggio fuori dalla finestra, e dimenticandosi di tutti i suoi buoni propositi.

 
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Loch Nessä
view post Posted on 1/5/2011, 17:06





« E finisce per forza qualcosa in ogni momento
e ricomincia qualcos'altro
The clock ticks life away, It’s so unreal
»


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Adam Conant music mood: *umore del pg*

Quel giorno sarebbe stato identico a molti altri, Adam lo sapeva bene. Ormai erano settimane che alternava la scuola con qualche inutile giro in macchina, perciò il tempo sembrava passare inesorabile, rendendo il tutto banale. Non credeva di arrivare al punto di sentire la mancanza di Black John, ma il ragazzo lo riteneva più che lecito dato che, terminata la lugubre storia del circolo, sembravano essersi persi tutti di vista; non che non si vedessero, anzi, erano soliti continuare a riunirsi nel salottino a loro riservato, e se capitava di trovare una strega lungo i corridoi era una buona pretesa per farci quattro chiacchiere. L'unico che aveva scelto di starsene in disparte era Nick, ma bisognerebbe stupirsi del contrario.
Uscì dall'aula a passo spedito, con un'aria annoiata sul volto. Le labbra arricciate in una smorfia di sofferenza e impazienza si raddrizzavano ritmicamente per rispondere ai saluti delle ragazze e alle pacche sulla schiena dei ragazzi. No, non poteva continuare così, sarebbe partito senza l'ordine di nessuno per una nuova missione impossibile; non poteva trattenere oltre la sua laboriosità.
Gettò lo sguardo in un corridoio secondario, che si diramava da quello su cui stava camminando, per poi benedire di averlo fatto: l'esile figura di Cassie catturò le sue iridi tempestose, dissipando le nubi che le caratterizzavano da tempo. Accellerò il passo dirigendosi verso la ragazza, già sorridendo. Giunto nella biblioteca, arrestò la camminata poco dopo l'uscio, osservando i movimenti della strega con interesse: fu così che la vide prendere un libro e dirigersi verso un tavolo in prossimità di una finestra. Si avvicinò calmo come se fosse lì per caso, e si sedette di fronte a Cassie, scrutandone le mani infreddolite. Non mi caccerai se mi siedo quì, giusto? domandò non appena si fu assicurato che si fosse accorta della sua presenza. Il suo sguardo pareva avere uno strano velo di preoccupazione che lo attraeva e lo metteva in all'erta al contempo. Allungò le braccia sul tavolo e strinse lievemente le mani della ragazza, sorridendole.


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© rhoy
 
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1 replies since 29/4/2011, 18:19   91 views
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